La Bibbia chiama Gesù Re dei re e Signore dei signori. Lui stesso si è definito Figlio di Dio e Figlio dell’uomo. È vissuto sulla nostra terra 2000 anni fa e milioni di persone credono che sia ancora vivo.
La sua missione era quella di portare la salvezza al suo popolo, ma il suo popolo lo rinnegò.
Le autorità religiose dell’epoca organizzarono un piano per farlo uccidere e ci riuscirono.
Gesù guarì le persone e risuscitò persino i morti. Impartì lezioni alla gente sul regno di Dio. Era pieno di amore, compassione e perdono, ma allo stesso tempo insegnava con autorità e passione.
Rifiutò l’ipocrisia religiosa e per questo si fece molti nemici. Di conseguenza i suoi seguaci lo abbandonarono in massa e alla fine anche i suoi discepoli più stretti fuggirono, lasciando Gesù a morire da solo sulla croce.
Ma, a differenza di tutti gli altri profeti, Gesù risuscitò dalla morte alla vita eterna. L’angelo presente presso la tomba vuota disse alle due donne che volevano lavare il corpo di Gesù: “È risorto”. Questa frase risuona ancora dopo molte centinaia di anni e mostra la differenza tra il Cristianesimo, le filosofie degli uomini e le altre religioni. La sua risurrezione dimostra che Gesù era davvero il Figlio di Dio. Certamente sulla risurrezione si è sempre continuato a dibattere, ma per milioni di persone è una realtà assoluta.
Molti re lo hanno onorato, i teologi hanno discusso su di lui e milioni di persone lo hanno venerato. La sua vita senza peccato e la sua morte in croce sono il suo sacrificio incondizionato per noi e per i nostri peccati. È il Salvatore di tutti noi.
L’ultima cosa che Gesù disse ai suoi discepoli prima di salire in cielo fu che dovevano aspettare a Gerusalemme “la promessa del Padre”, ovvero l’effusione dello Spirito Santo.